LE NOSTRE STORIE
testi di Siria Chiesa






















22 pazienti x 22 storie
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L’idea di IMPERFECT porta la firma di Giulia Ruggeri, mamma e osteopata, 42 anni, un marito e tre figli. La sua esperienza personale e la lotta contro un tumore al seno - è stata operata per un carcinoma mammario dal Dottor Pietro Caldarella, vicedirettore della divisione di senologia chirurgica dello IEO nell'aprile 2021 - l’hanno convinta a cercare di lasciare un segno positivo in cui si possano riconoscere tutte le donne che hanno vissuto il suo stesso percorso. È nata così l’idea di associare le cicatrici al Kintsugi, antica arte giapponese che utilizza l’oro per riparare la ceramica rotta. Da qui il contatto con il visual artist Yuri Catania che ha ritratto 22 corpi seminudi di donne che hanno vissuto un’esperienza oncologica, restituendone tutta la magnificenza e la bellezza femminile. I solchi, le cicatrici, i segni rimasti a seguito dell’intervento o degli interventi, vengono sovra dipinti dall’artista come in una performance a mano con vernice d’oro. L’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite, e di poter accogliere una nuova identità è la delicata lezione simbolica che questo progetto desidera comunicare. Le cicatrici altro non sono che segni di vita, tracce di esperienza, solchi unici e pregiati che trasformano le donne che li portano in esseri speciali e carichi di una nuova bellezza. Dall'imperfezione di una rottura nascono nuove forme di perfezione estetica superiori. IMPERFECT infatti si può leggere così o I’M PERFECT, con le lettere IM dorate a sottolineare questo concetto.