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RENATA

Cosa c’è sotto la corazza? A tutto fa fronte Renata, per vocazione, per professione, perché la vita glielo ha chiesto. Là sotto c’è una sensibilità rara, da toccare con delicatezza infinita. Sotto la corazza può penetrare solo un abbraccio.

Renata insegna in università. La corazza la veste ogni mattina. E’ caregiver per natura. Nel 2018 la deadline implacabile: muore la sua mamma, e poi in poco più di un anno il tumore si porta via la sorella e la figlia della sorella, sua nipote. Rimane un vuoto senza senso, letteralmente. Renata corre tra hospice siciliani, cliniche lombarde, nipotini orfani, la famiglia devastata. Non si cura di sé, ha altro da fare. Soffre infinitamente e non lascia trasparire nulla. Ci vorrebbe un abbraccio, non spiegazioni. Si sottopone a mastectomia bilaterale preventiva qualche mese dopo. Dal successivo istologico si scopre che vi era un carcinoma. Tempismo magico. La carezza sotto la corazza l’ha data il Professor Caldarella dunque.
Piano piano, nel tempo, gli accaduti trovano il loro posto: da qualche parte un disegno c’è.

Da qualche parte, un’altra parte, un senso c’è. Le cose positive, belle, non sono slegate da ciò che è stato dietro. Andiamo avanti, a testa alta e progettuali.

 

I vuoti restano, con tutto ciò che ci hanno insegnato.

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