GIANNI
L’alpinismo insegna che la via è il senso, la vetta apre alla sorpresa della bellezza. Camminiamo forti su percorsi inediti, il caso guida il destino. E il risultato può esser più alto delle aspettative.
Classe 1964, Gianni lavora nel tessile, per anni gestisce l’azienda che era del padre, troppo presto morto per un tumore. Ha una bella famiglia e una vita solida, come le montagne che ama scalare. Un giorno qualunque, accidentale caduta sul lavoro. Esami, verifiche e la diagnosi più inattesa: Gianni ha un carcinoma mammario. Lo 0.5-1 % della totalità di questi tumori riguardano il sesso maschile. Tutto è così veloce, quasi non esiste un prima e un dopo, l’intervento è immediato.
Di fronte alla prima diagnosi, una domanda nella testa, perchè proprio a me? Lo IEO, il Professor Sacchini, l’operazione, le cure e la domanda piano si trasforma …perché non a me?
In montagna i cieli più neri non promettono nulla di buono e fanno paura. Passata la tempesta, il chiarore che segue è pura vita. Con profonda gratitudine per chi l’ha accompagnato lungo questo cammino e la lealtà dell’uomo di montagna,
Gianni aiuta la ricerca per aprire nuovi sentieri a chi percorrerà i suoi stessi passi.