Rossana ha un impiego importante di responsabile HR, ama il suo lavoro, ha studiato per questo e lo fa con passione. Vive con la figlioletta di allora 4 anni, 5 cani e 2 conigli. Pratica corsa in montagna a livello agonistico, sci alpinismo, trekking in quota, nuoto e triathlon. Non mangia animali da oltre 40 anni e ogni mattina all’alba è volontaria al canile. E’ il 2018, arriva la spaccatura: la diagnosi e poi un iter chirurgico importante e aggressivo. La resilienza per me non è teoria ma un’esperienza di vita: malattia e terapie non sembrano compatibili con il business, non ci sono porte aperte per una donna in lotta col cancro; dolore nel dolore, Rossana continua a denti stretti, in terapia e con qualche complicazione addosso supera un concorso pubblico, riconverte le sue competenze ed eccola lavorare al centro d’impiego. La forza del lupo non si spegne nemmeno nel più rigido inverno.
Lo sport l’ha sostenuta, in parte salvata. Ho perso muscoli, ho perso gran parte della mia armatura ma la luce dell’anima ha brillato più dell’ombra. Ad ogni intervento ho sognato di tornare sulle mie montagne. E cosi e’ stato. Corre ancora, sì, coi bastoncini però perché oggi ha ossa di cristallo. Partecipa alle gare, dietro, tra gli ultimi, però arriva in fondo. Felice di essere viva e di poter godere ancora di questo tempo.

 

Nonostante tutta la sua falsità, il lavoro ingrato ed i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso (Anonimo di Baltimora).