ANNA
La vita va affrontata senza paura e con gli occhi colmi d’amore. Anche se ti spoglia di tutto o quasi. Anna ha un senso profondo della lotta per la vita e per farne un piccolo capolavoro di gioia.
Malgré tout.
E’ un medico in pensione da poco Anna, e vuole godersi tutto quel che ha davanti. I suoi nipotini in primis, i figli amati. Quattro tumori in vent’anni non l’hanno piegata, non l’ha fatto il vuoto lasciato da sorelle e marito persi in pochi anni. Non chiede aiuto, non l’ha fatto mai. Guarda al futuro con la speranza che l’ha trainata fuori da tante ombre, si sottopone con umiltà a quanto la prevenzione le richiede. La parola crisi per lei è un kangi giapponese: pericolo e opportunità.
Penso che nella vita tutte le esperienze negative ti presentino un bivio: o la dai vinta alla depressione, al dolore e al pessimismo, o combatti con coraggio e fiducia, senza cedere alla compassione di sé.
Ama la sua famiglia Anna, unita e solidale; odia la falsità e la pigrizia che ferma i passi. Ad maiora semper.